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Come preparare i rimedi floreali (fiori di Bach…)

Preparare da sé i rimedi floreali è un’esperienza profonda ed emozionante che consiglio a chiunque di sperimentare.

La mia “prima volta” è avvenuta in un luogo già magico di per sè, in un casale sulle colline di Senigallia, nelle Marche, con una vista spettacolare sul mare.
La persona che ci ha guidato è stata Mariasonia Baldoni, la sibilla delle erbe, con l’accompagnamento delle vibrazioni guaritrici del Didjeridoo, suonato da un carissimo amico abruzzese, Marco Ferrante.
C’era una profonda armonia tra tutte le persone presenti, un sole meraviglioso e uno scenario di infinita bellezza.
Perciò immaginate quanto Amore ed Energia guaritrice contengano i rimedi floreali preparati quel giorno!

Ma vediamo un po’ di cosa si tratta.
Le essenze floreali sono una forma sottile di medicina energetica e funzionano da catalizzatore per la guarigione del corpo e della mente, affrontando squilibri emotivi e spirituali che si ritiene essere la causa di cattive condizioni di salute.

Si tratta di un meraviglioso strumento di auto-esplorazione e possono facilitare grandi cambiamenti nella comprensione e conoscenza di sè stessi.
Le qualità uniche della parte fiorita della pianta vengono catturate nel rimedio e memorizzate in una base di acqua e brandy.
Rimedi adatti sono poi selezionati in base alle esigenze individuali e si può comporre una miscela che di solito viene assunta per via orale, sebbene le essenze possano anche essere combinate in uno spray, in un olio da massaggio o un altro mezzo… che ognuno potrà scegliere in base alle proprie esigenze.

I primi rimedi floreali sono stati sviluppati dal famoso medico e omeopata inglese, il dottor Edward Bach, anche se ci sono documenti storici di sostanze simili usate nella Grecia antica da Ippocrate, il padre della medicina moderna, e dal medico del 16° secolo Paracelso, che raccoglieva la rugiada da certi fiori per curare i suoi pazienti.
Bach ha voluto creare un sistema di guarigione che fosse semplice da usare e che potesse consentire alle persone di curare se stessi e le proprie famiglie e persino di poter preparare da sè i propri rimedi.
Ecco le parole di Bach:

“Il principio di guarigione di questo metodo è così semplice che può essere compreso da quasi tutti e anche le erbe stesse stesse possono essere raccolte e preparate da chiunque provi piacere nel farlo.”

L’amore, il rispetto e la gratitudine sono le cose più importanti quando si prepara un rimedio floreale. Noi co-creiamo con la natura in un bellissimo processo che può portare a guarigione e comprensione profonda.

Che cosa è necessario per preparare un’essenza floreale:

★ acqua dolce pura (meglio se di sorgente)
★ Una ciotola di vetro non marcato (se si stanno facendo solo rimedi per la famiglia e gli amici questa può essere molto piccola per evitare di utilizzare troppi fiori)
★ Una bottiglia di vetro scuro
★ brandy o grappa Bio o vodka
★ I vostri fiori prescelti
★ Tre ore di chiaro sole del mattino
★ carte da filtro caffè o garza

Suggerisco generalmente di lavorare con un solo fiore alla volta, quello da cui vi sentite chiamati. Cercate di essere intuitivi piuttosto che razionali in questo.

Trascorrete del tempo seduti in connessione con il vostro fiore prescelto, cercando di comprendere come e dove agisce su di voi.
Sentite una sensazione fisica? Vi fa sentire più tranquilli, più leggeri, più gioiosi? Richiama certi ricordi o associazioni? Se questi sono dolorosi, può essere che il loro scopo sia di porre rimedio per aiutarvi ad affrontarli.

L’ideale è utilizzare l’acqua pura da una fonte locale, anche se l’acqua filtrata o in bottiglia funzionerà comunque, se questa non fosse disponibile.

È meglio iniziare presto la mattina ed avere raccolto tutti i fiori scelti entro le 9 in modo di garantire almeno 3 ore di sole ininterrotto prima di mezzogiorno. Questo perché l’energia del sole diventa drenante anziché energizzante dopo le ore 12.

Sciacquare le mani in acqua pulita quindi posizionare la ciotola accanto ai fiori con cui si sta lavorando in modo da sfruttare il pieno sole.
Riempire la ciotola con l’acqua di sorgente.
Raccogliere abbastanza fiori per riempire la ciotola, toccandoli il meno possibile.

Se si prevede di utilizzare il rimedio per gli altri, è bene utilizzare pinzette o forbicine nuove, per tagliarli evitando di toccarli del tutto.
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Far cadere delicatamente i fiori sulla superficie dell’acqua finché la superficie sia coperta e lasciare in pieno sole per 3-4 ore o fino a quando i fiori cominciano a svanire, se questo accade prima.

Passate un po’ di tempo sedendovi accanto ai fiori, cantando, recitando mantra, disegnando, suonando o semplicemente ringraziando mentre sono in infusione.

Quando sarà trascorso il tempo, togliere i fiori con un gambo o una foglia della stessa pianta, facendo attenzione a non toccare l’acqua.
A meno che l’acqua residua sia del tutto pulita, è meglio filtrare attraverso un filtro da caffè o una garza per garantire l’assenza di materia vegetale.

Riempire metà della vostra bottiglia di vetro scuro con l’acqua d’essenza di fiori e l’altra metà con il brandy (40% d’acqua se si vuole prolungarne la durata).
Questa è la vostra tintura madre, etichettatela con la data e il nome del fiore.
Dopo averne assaggiata un po’, donate l’acqua d’essenza rimanente alla terra intorno ai fiori con i quali avete lavorato.
Ringraziate nei modi che sembrano più appropriati per voi.

Per fare una bottiglia stock dalla tintura madre, riempire una bottiglietta da 30 ml col contagocce per 3/4 con il brandy e 1/4 con acqua di sorgente, quindi aggiungere tre gocce di tintura madre.
Questa durerà a lungo e consente di fare un sacco di bottiglie di dosaggio che sono quelle che effettivamente si prendono.

Per creare la bottiglia da dosaggio basta aggiungere 2 o 3 gocce di bottiglia stock in un’altra bottiglia contagocce da 30ml con 1/4 di brandy e 3/4 di acqua di sorgente.
Siccome avrete modo di farne uso abbastanza rapidamente, non c’è bisogno di tanto brandy per preservarla.

Mettere 4 gocce sotto la lingua o sorseggiare in un bicchiere d’acqua 4 volte al giorno o più spesso se si sente il bisogno.
Non bisogna fare un’overdose di rimedi floreali, piuttosto che aumentare le gocce è meglio prenderle più frequentemente, così sono molto più efficaci.
E finalmente sedetevi e godetene la magia.

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Essenza di trifoglio rosso in infusione, questo rimedio è utile per coloro che sono suscettibili ai problemi altrui o assorbono le emozioni delle persone che li circondano. L’essenza di trifoglio agisce da equilibratore, aiutando a stare ancorati al proprio centro interiore, nonostante la tempesta che infuria all’esterno; infonde calma e lucidità.

Foto e indicazioni da Whisperingearth


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13 commenti


  • Erica ha scritto:

    Ciao! fantastico vederti usare fiori non “canonici” per fare i rimedi floreali.
    Credo che proverò subito quello di violetta!

  • Erica ha scritto:

    Dove potrei trovare le indicazione sulle proprietà dei fiori diversi da quelli di Bach?
    Per me utilizzerò il metodo di scegliere quei fiori da cui mi sento più attratta ma mi piacerebbe fare anche dei regalini dove sento che sia importante dare una descrizione della vibrazione del fiore che si riceve in dono.
    grazie!

  • Erica ha scritto:

    Secondo te ha senso fare il rimedio floreale di violetta utilizzando appositamente le ore di sole dalle 12 alle 15 per potenziare il suo effetto drenante?

    • Certo! Tieni conto che nell’articolo ho dato alcune indicazioni di massima ma poi è importanteseguire il proprio sentire, stando in connessione con la pianta stessa. Quindi si possono fare rimedi in qualsiasi ora e addirittura al chiaro di luna se necessario. Buone preparazioni e scusa il ritardo nella risposta!

  • lucia ha scritto:

    Grazie mille, non ho mai pensato di preparare i fiori di bach personalmente, ho sempre pensato fosse molto complicato farli così li prendo spesso su sorgentenatura. Certo leggendo il tuo post mi è venuta voglia di provare visto che io li utilizzo spesso data la mia pharmacofobia. Appena riesco a trovare i fiori che mi servono farò un tentativo, sperando di non sbagliare nulla.

  • lina ha scritto:

    Woow, grazie. Io fino ad ora ho sempre usato i fiori di bach guna già pronti non avevo mai pensato di sperimentare e di farli da me e non sono nemmeno così complicati da fare. Appena riesco ci proverò, grazie ancora.

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